Narrata attraverso le parole di Berto, suo amico e poi amore, la storia ci conduce nella Bedollo dell’Ottocento: un piccolo universo fatto di silenzi, fatiche e sogni trattenuti, ma anche di coraggio, consapevolezza e profonda empatia.
I sentimenti di Balbina sono autentici e concreti: non conoscono pietà, accettano i rischi e nascono da una visione chiara. L’ingiustizia fa parte della vita, ma può essere affrontata insieme.
Questo libro è molto più di un semplice racconto rurale: è una riflessione sulla condizione umana, un omaggio a chi non si arrende, un intreccio di realtà e verità che parla ancora oggi con forza.